CIRCOLO “Ferruccio Rita” di GALLICANO NEL LAZIO
Hanno rinnovato la tessera 108 democratici e hanno votato 71 degli aventi diritto.
Una unica Lista di Circolo ha eletto Giovanni Veroni Segretario e il nuovo Direttivo composto da : Letizia Guadagnoli, Federica Mattoccia, Raffaella Mecchia, Finalba Mergé, Paola Ravagnoli, Federica Sordi, Federica Tenzi, Pierpaolo Bonamore, Giulio Cesaretti, Agostino D’Antonio, Luca Pelle, Fausto Petrinca, Luigi Sabbi e Daniele Tabolacci.
La Lista ha ottenuto 70 voti, Bianca 1
Le liste collegate alla Candidatura di Daniele Leodori alla Segreteria Provinciale hanno ottenuto 71 voti di cui 70 AreaDem e 1 Rinnovamento Democratico. Danilo Sordi è il delegato di Circolo per l’Assemblea Provinciale.
Non era prevista in questa fase la votazione per l’Assemblea Regionale in quanto Vannino Chiti, commissario regionale, ha posticipato questa fase a febbraio 2011.
Da Segretario uscente rivolgo a Giovanni e a tutte le democratiche ed i democratici del Direttivo un Buon Lavoro.
Credo opportuno fare una breve analisi di quanto fatto in questi anni e qualche riflessione
Il Congresso è sempre occasione di grande incontro tra gli iscritti e soprattutto una occasione di bilanci e di programma per il partito su cui tanto si è impegnato il nostro Segretario Nazionale.
Bersani nell’incontro nazionale con tutti i segretari di circolo al quale ho partecipato a novembre, ha fortemente richiesto un maggiore impegno nei singoli circoli lanciando la cosiddetta propaganda porta per porta, invitando tutti gli iscritti, a prescindere dalle cariche di partito, a farsi promotori di una campagna di sensibilizzazione in un momento così importante per il nostro Paese. Il segretario ha altresì lanciato la grande manifestazione Nazionale dell’11 dicembre a Roma a piazza San Giovanni.
Personalmente condivido la linea proposta da Bersani e credo che il PD abbia bisogna di prendere atto della responsabilità come maggiore forza di opposizione e quindi organizzarsi per creare l’alternativa al centro destra ormai arrivato alla fine del suo ciclo.
Al di là delle posizioni ormai divergenti tra leader del centro destra, Berlusconi, Fini, Casini, Bossi della quale poco deve interessare il PD, dobbiamo sforzarci di proporre un programma alternativo da presentare all’Italia e di farci trovare pronti a proporre un programma condiviso supportato da una coalizione rappresentativa di tutte le forze di opposizione.
A livello nazionale, a livello regionale e provinciale ormai le due anime del partito che fanno riferimento a Bersani e Franceschini hanno trovato una comune linea politica non solo programmatica ma anche su possibili future alleanze. Questo a mio parere facilita molto il lavoro del partito anche in periferia eliminando e annullando diversità e piccoli distinguo che hanno più il sapore di vecchie e inconsce idee, e non di vere e profonde differenze politiche.
Bersani assieme a Franceschini alla Camera e alla Finocchiaro al Senato hanno fatto la giusta opposizione; contenuta nei toni, severa nell’analisi e soprattutto continua senza mai perdere di vista quello che deve diventare l’obiettivo comune : far crescere il PD e portalo ad essere il primo partito italiano.
Può sembrare ambiziosa questa scelta ma è veritiera; non è propagandistica ma sarà reale da qui a poco tempo.
Da Segretario eletto alle primarie ho sempre cercato, forse anche con qualche presa di posizione, di eliminare le differenze culturali tra le varie anime del partito. Differenze giustamente dettate dalla rispettabile provenienza di ognuno di noi, differenze dettate solo e soltanto da questo. Abbiamo molto combattuto su queste differenze, ci siamo confrontati, abbiamo fatto importanti cambiamenti, numerosi incontri ma alla fine la differenza tra noi del PD e la crisi a volte comica del centro destra, è solo e soltanto una: noi abbiamo fatto prevalere la politica anche nelle nostre divisioni, il centro destra ha invece dimostrato di essere il partito del predellino: solo e soltanto personalismi. Sembra strano, il PDL è ancorato al nome di Berlusconi e anche gli altri partiti di destra hanno sempre e soltanto il nome del loro leader nel simbolo: Fini, Casini, Storace.
Sembra banale l’osservazione ma la differenza sta proprio in questo, nel diverso modello ed idea di partito.
Quando sono stato eletto Segretario di Circolo a Gallicano, come tanti altri miei colleghi in Italia, avevo la perplessità che coordinare le diverse provenienze e idee non sarebbe stato facile. Ci sono stati molti momenti di tensione, di incomprensioni e tutti noi segretari di provincia chiedevamo e auspicavamo che i nostri dirigenti nazionali prendessero delle decisioni anche per facilitare il nostro compito.
Dopo l’elezione di Bersani le cose nel partito sono veramente cambiate ed è stata data la risposta alle nostre esigenze, fino ad arrivare ad una votazione esemplare dell’Assemblea Nazionale che sulla linea politica ha ottenuto una condivisione da più del 75% dei componenti.
Questo era il PD che noi volevamo e oggi è reale; una forte segreteria ed un segretario che magari non buca lo schermo, come qualcuno dice, ma che senza alcun dubbio ha portato il PD ad essere un Partito e non la somma di vecchie fazioni e che porterà il PD a governare il nostro paese.
Questa linea come dicevo è anche quella degli organismi periferici, tanto che noi come Circolo abbiamo presentato una sola lista per gli organismi locali ed una sola lista per il provinciale, senza alcun calcolo, senza alcuna prevaricazione e nel massimo della trasparenza.
Ritengo doveroso ricordare alcuni passaggi personali che mi hanno visto impegnato in prima persona nel partito.
Ho assunto con molta soddisfazione e con molto piacere la Segreteria alla fondazione del PD, fui proposto da ex Ds ed ex Margherita, ed sento il dovere di ringraziare Antonio Bellini con il quale abbiamo governato quel passaggio importante per le nostre storie politiche ed assieme abbiamo preso sempre ogni decisione, ogni impegno, ogni azione politica. Così come ringrazio Guerrino Randolfi e Danilo Sordi, Sindaci con i quali ho dovuto confrontarmi anche da Segretario.
Tutti noi assieme abbiamo dato sempre l’esempio di unità e anche nelle nostre differenze ideologiche iniziali, siamo sempre andati avanti, siamo cresciuti, abbiamo lentamente lasciato alle spalle le diversità, le differenze, abbiamo saputo sempre conciliare le varie ma giuste richieste e rivendicazioni.
Siamo cresciuti molto nell’umiltà, siamo cresciuti molto politicamente, ma la cosa più importante che siamo cresciuti nei rapporti umani, questo percorso comune ci ha aiutato molto. Nel nostro cammino abbiamo avuto anche la fortuna di incontrare altri amici che non erano iscritti ai nostri partiti di provenienza, ma che hanno sposato la causa del PD, questo ha ulteriormente arricchito noi come persone e come politici.
Penso di aver svolto il mio impegno alla segreteria PD con serietà, forse qualche volta anche con passionalità, ma sempre nel rispetto delle regole e nell’interesse del Partito.
Ringrazio tutti i Democratici che hanno dato sempre una mano e hanno lavorato nel silenzio e dietro le quinte, così come ringrazio i componenti del Direttivo e Finalba come Tesoriere . Grazie a tutti voi, per la collaborazione.
L’esperienza di Segretario mi è molto servita ed è stata entusiasmante sicuramente nei momenti di vittoria ma anche nei giorni più tristi della nostra breve storia.
Momenti nei quali in molti pensavano che il PD fosse finito, senza linea politica, senza obbiettivi, fosse addirittura arrivato in un punto di non ritorno.
Quest’ultimi momenti mi hanno arricchito più di altri ed hanno soprattutto aumentato la mia passione politica.
Ho vissuto momenti belli come la vittoria alle regionali contro Storace che ha visto per la prima volta la vittoria del centro sinistra a Gallicano seppur con 7 voti, cosi come le vittorie alle amministrative sia come segretario DS che del PD. Non sono mancati i momenti di sconfitta del partito e anche qualche sconfitta che reputo personale: l’aver perso qualche amico nel passaggio DS-PD, ho molto sofferto per questo, anche se ho sempre rispettato le scelte singole. Ricordo la mia mancata candidatura alle provinciali del 2008; logiche di correnti non la hanno resa possibile. Ma ricordo sopratutto l’impegno mio personale e del circolo di gallicano che raggiunse 1417 voti posizionandosi come seconda percentuale nel collegio. Questo è il senso del mio impegno politico, la mia cultura, il partito prima di tutto. Spero che non succeda negli anni futuri nei confronti di un nostro candidato cittadino in qualsivoglia competizione elettorale e spero che gli altri circoli prendano esempio da noi, solo così si matura politicamente.
Rinnovamento era opportuno e rinnovamento abbiamo creato, tutti assieme come sempre.
Credo che oggi l’elezione di Giovanni rappresenti la sintesi di quanto detto sopra, l’unione di quelle provenienze divenute tutt’uno nel nostro partito. Giovanni è persona seria, perbene, politicamente maturo ad assumere questo ruolo e l’impegno politico per gli anni futuri.
Sono stato contento, soddisfatto e felice che il Circolo ha presentato una sola lista a dimostrazione della la nostra unità e dello spirito di gruppo che è innato in tutti noi.
Camminiamo sempre questa strada.
Continuerò, con immutato impegno e passione la mia attività di Partito, Politica ed Amministrativa.
Sarò sempre vicino al mio Segretario e al mio Direttivo.
Da Vice Sindaco, continuerò l’impegno intrapreso a realizzare il programma, abbiamo fatto tanto ma soprattutto abbiamo ancora molti anni di duro lavoro.
Il PD è un grande Partito, aiutiamolo tutti senza se e senza ma.
Marcello Accordino